Guido Vitiello

Welcome Idiots!

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Risale al 1864 il saggio di Matthew Arnold The Function of Criticism at the Present Time, e da allora se ne sono dette di cotte e di crude su quale debba essere il ruolo di questa categoria di rompiscatole (i critici) e della loro pedantesca attività (la critica).

Premesso che non sono un critico, ma uno che scrive recensioni di libri, mi sono chiesto anch’io quale sia la mia funzione. E me lo sono chiarito, ier l’altro, con una stupidissima allegoria. Vi siete mai imbattuti nella bella fantasia rinascimentale di una Repubblica delle Lettere, popolata da dotti, poeti e scienziati? Ecco, io la immagino grosso modo come il meeting annuale degli scemi del villaggio in Amore e guerra di Woody Allen, con tanto di cartello all’ingresso “Welcome Idiots”.

Il lettore è come un viandante che si debba destreggiare in un villaggio popolato da megalomani logorroici e attaccabottoni, ciascuno convinto di essere Napoleone o Shakespeare, ciascuno convinto che la storia che ha da raccontare meriti alcune ore del tuo tempo prezioso. Tra questi si nasconde anche il vero Shakespeare, per carità, ma non è così facile identificarlo. A un angolo il viandante/lettore può incappare in un signore mezzo calvo con una barba impresentabile. Che sia Oscar Giannino? Il misterioso vagabondo ti afferra per una manica e ti dice: “Dedicami venti o trenta ore del tuo tempo, devo raccontarti la storia di uno studente che fa fuori un paio di vecchiette”. Accidenti, è Fedor Dostoevskij! Bingo! All’angolo successivo, però, è appostata un’allampanata e occhialuta signorina con i capelli alla Bart Simpson, che ti si avvicina, ti prende sotto braccio e ti sussurra: “Senti a me, non dar retta a quel russo invasato, devo assolutamente parlarti delle lettere di un’attempata signora a sua nipote. Questa non puoi perdertela!”. O mamma mia, ho beccato la Tamaro! Se qualcuno mi avesse avvisato per tempo sarei filato dritto facendo finta di parlare al cellulare.

Ecco, io dovrei essere quel Qualcuno. Non il sacerdote intermediario tra la schiera dei Santi (gli autori) e il popolo dei devoti. Piuttosto, l’amico scaltro che cerca, per quanto possibile, di preservarti da incontri spiacevoli.

Written by am

gennaio 24, 2006 a 6:30 PM

Pubblicato su guviblog

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