Guido Vitiello

Fratello in via di sviluppo

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Mentre al World Economic Forum di Davos ci si perdeva in chiacchiere su sviluppo, sottosviluppo e squilibri globali, al mio personalissimo tavolo dei negoziati (con tanto di pane e coperto, all'”Insalata Ricca” di viale Regina Margherita) sono riuscito a strappare un risultato storico: mia sorella – la mia sorella equa e solidale – considerata la situazione disastrata delle mie finanze, mi ha cancellato il debito!

In breve, tutti i soldi che mi ha anticipato per i regali di Natale (anni e anni di cravatte per mio padre, calendari con le rose per nonna Rosa e così via, con l’immancabile clausola “tieni tu i conti che dopo le feste smezziamo”) semplicemente non-glieli-devo-più. Il negoziato ha avuto esito così trionfale che mi ha pure pagato il pranzo. Il tutto senza bisogno di scomodare Bono & Co., grazie alla semplice forza persuasiva di uno sguardo acquoso da vagabondo chapliniano (che avevo provato per ore allo specchio).

Ora mi toccherà saggiare vizi e virtù del terzomondismo fatto in casa. Da liberale, sono sempre stato un po’ scettico sull’efficacia delle ricette terzomondiste applicate su scala macropolitica, perlomeno da quando ho letto il classico dimenticato (e profetico) del politologo venezuelano Carlos Rangel, El Tercermundismo (1982). Ma chissà, magari su scala familiare la cosa funziona. Presto vedremo se mi servirò di questa inattesa disponibilità di risorse per mettere ordine nelle mie finanze e raggiungere il prospero Primo mondo dove vive la primogenita, o se asseconderò la mia vena di shopaholic compulsivo e dissiperò tutto tra Amazon ed eBay, in attesa del prossimo condono…

Written by am

gennaio 30, 2006 a 6:31 PM

Pubblicato su guviblog

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