Guido Vitiello

La commedia dell’innocenza. Una congettura sulla detective story

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Il giallo, ci hanno ripetuto generazioni di studiosi, è prima di tutto un gioco intellettuale fondato sulla soluzione di un enigma. Eppure, come sanciva negli anni Venti S.S. Van Dine, grande “legislatore” della detective story e primo formulatore della puzzle theory, il gioco funziona solo a condizione che del sangue sia versato, e che la colpa di questo sangue ricada per intero, nell’ultima pagina, sulle spalle di un solo uomo. Di che gioco dunque si tratta?

Una possibile risposta l’ha abbozzata Northrop Frye: il giallo è un dramma rituale in cui giochiamo al sacrificio umano.

Il detective, officiante del rito, individua un pharmakos, un capro espiatorio, e restituisce l’innocenza a una comunità contaminata dal delitto. In questa chiave è possibile rivisitare le principali teorie del romanzo poliziesco, ripercorrere le intuizioni di autori come Auden, Blake, Brophy e Butor, e rileggere con occhi nuovi i romanzi della grande maestra della detective story, Agatha Christie.

La commedia dell’innocenza. Una congettura sulla detective story, Luca Sossella Editore (collana Numerus), 2008, 164 pagine

Written by Guido

gennaio 1, 2008 a 11:57 am

Pubblicato su I miei libri

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