Attenti al femminismo moralista!
Quando le commissionarono un’opera per la mostra What is Feminist Art?, che si aprì a Los Angeles nel 1977, l’artista americana Hannah Wilke propose un autoritratto in forma di poster: una fotografia che la ritraeva in camicia e blue jeans, una cravatta pendente tra i seni nudi, le mani puntate sui fianchi, uno sguardo non si sa se d’ammiccamento o di sfida, e sotto una grossa scritta su fondo nero: «Beware of Fascist Feminism», cioè «Attenti al femminismo fascista». Il bersaglio polemico erano certe attiviste da polizia ideologica che guardavano con sospetto i suoi nudi artistici, richiamandola a canoni estetici più morigerati. Correvano i radicalissimi anni Settanta, e oggi nessuno parlerebbe di fascismo. Ma, fatti i debiti aggiustamenti, quel poster sarebbe l’illustrazione perfetta per il pamphlet della filosofa politica Valeria Ottonelli, La libertà delle donne. Contro il femminismo moralista, invece della solita Rosie the Riveter con il bicipite in mostra e il fazzoletto rosso. Che cos’è il femminismo moralista? Forse si può partire dal tornado scatenato dal battito d’ali della famigerata farfalla. Articolo uscito il 4 marzo 2012. Continua a leggere su La Lettura.
Ho letto il suo articolo sulla Lettura. Sarei anche d’accordo con quello che lei dice, però non se ne abbia a male, ma da un po’ di tempo circolano anti-moralisti a senso unico. Penso che forse ci sia esagerazione in certo moralismo femminista, ma mi meraviglia che chi critica le femministe non spenda poi una parola se a fare i moralisti sono i vescovi o certi politici. Non è moralismo opporsi a una sistemazione legislativa delle coppie di fatto? Non è moralismo dire che così si distrugge la famiglia? Altra cosa che non sopporto è l’ipocrisia. A me non importava nulla se Berlusca faceva i festini, ma mi dava fastidio che poi scendesse in piazza a difendere i valori della famiglia.
Comunque continuerò a leggerla con piacere.
Mauro
marzo 6, 2012 at 12:10 am
Grazie, sulle coppie di fatto e i vescovi con me sfonda una porta aperta! La parola moralismo può creare confusione, ad ogni modo l’ho scelta perché la usa l’autrice del libro che ho recensito.
unpopperuno
marzo 6, 2012 at 12:14 am
[…] considerazioni, e mentre al contrario magari critichiamo un certo femminismo di oggi per essersi accartocciato su sé stesso, non dimentichiamoci che quella femminista – di tutte le donne e di tutti gli uomini che hanno […]
Lasciatele morire di fame | Distanti saluti
marzo 8, 2012 at 3:14 PM
mi scusi se intervengo, è una sciocchezza, ma ci tenevo a dire che ho sentito la frase”lei è più bella che intelligente”verso la Bindi , pronunciata da Sgarbi. se poi Berlusconi lo ha imitato(creare lui le frasi mi sembra improbabile)non saprei,può essere.
la ringrazio.S.Lorenzi
sofia lorenzi
marzo 29, 2012 at 9:25 am