La via dell’Inferno e la via di Damasco
Da gennaio, giorno più giorno meno, qui sul guviblog (e su UnPopperUno) si cambia musica. In breve, questa creatura ibrida si trasformerà in un blog normale, con interventi brevi e più frequenti (quasi quotidiani, nelle pie intenzioni di fine anno, di cui è lastricata la via dell’inferno). E’ un po’ come se uno scarafaggio una bella mattina si trovasse trasformato in Gregorio Samsa, e si dovesse vestire di tutto punto per presentarsi al suo lavoro da impiegato.
Certo, la sezione sproloqui rimane in piedi, e avrà come di solito una cadenza all’incirca mensile. Ma accanto, ho pensato di allestire una sezione più tradizionale (sempre che di tradizione si possa parlare, per una “cosa” – il blog – che esiste da qualche anno e che nessuno sa ancora definire in modo convincente).
Le svolte sono sempre rischiose. Da San Paolo sulla via di Damasco a Bob Dylan al Newport Folk Festival del 1965, non sai mai che penseranno di te. Ma spero che i lettori (mia madre, mia sorella e un piccolo gruppo di amici) mi seguiranno nell’impresa. E che mia nonna si compri un portatile per unirsi al gruppo.
Dunque, a prestissimo su questi schermi.
Lascia un commento