Questo spiega tante cose
La frase di Plinio il Vecchio che ci hanno inculcato sui banchi di scuola – Non c’è libro tanto cattivo che in qualche sua parte non possa giovare – mi è sempre sembrata nel migliore dei casi un po’ ingenua, se non sfrenatamente ottimistica. D’altro canto, nel primo secolo dopo Cristo i libri erano ancora pochi, Moccia non era nato, e insomma era tutto più facile.
Oggi, però, mi sono dovuto ricredere: Plinio aveva ragione. Ho ripreso in mano un libro perfettamente inutile, comprato vent’anni fa ai Remainders di Piazza San Silvestro ai tempi dei grandi sconti di settembre (chi vive a Roma sa di cosa parlo) e, soprattutto, ai tempi in cui l’ingresso di un libro nuovo in casa non creava una catastrofe umanitaria restringendo ulteriormente lo spazio vitale.
Il libro in questione è Il razzista democratico di Fiamma Nirenstein (Oscar Mondadori). Letto, dimenticato in toto, messo in punizione in qualche seconda fila della libreria. Ebbene, oggi lo riapro a casaccio e m’imbatto a pag. 21 in questa frase su cui vi prego di meditare a lungo:
Non per nulla il cult movie di Umberto Bossi è Rollerball
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