Il lavoro vi farà uomini. Omosessuali e dissidenti nei gulag di Fidel Castro
Per raccontare il regime repressivo di Fidel Castro l’autore narra la storia di Armandito Valdivieso, il protagonista-narratore, che ha trascorso anni terribili per via della spietata persecuzione non solo per gli oppositori al regime, ma anche semplicemente coloro che sono a esso indifferenti, coloro che seguono altre religioni o che hanno gusti sessuali diversi. E proprio agli omosessuali era riservato un trattamento disumano: privati di ogni diritto, costretti a un addestramento militare durissimo al fine di renderli “virili”, imprigionati in celle sporche, sovraffollate e dal calore insopportabile, sottoposti alle più degradanti torture.
“Nelle società comuniste la discriminazione e la persecuzione degli omosessuali furono tanto feroci quanto nella Germania nazista. Fidel Castro, per esempio, creò le Umap, Unità mobili di aiuto alla produzione, ovvero campi di concentramento dove venivano rinchiusi gli omosessuali assieme a criminali e dissidenti politici”. –Mario Vargas Llosa
Il lavoro vi farà uomini. Omosessuali e dissidenti nei gulag di Fidel Castro, Félix Luis Viera, Cargo (collana Biblioteca di Cargo), 2005, 271 pagine. Nel libro, tradotto da Marcella Solinas, c’è una mia Postfazione (pp. 261-271).
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