Salone del libro 2009: dal nostro inviato Ennio Flaiano
A volte penso che si possa comporre un giornale perfettamente al passo con l’attualità solo riciclando e assemblando vecchi articoli, o perfino esumando pagine di giornali estinti, fatti salvi i dovuti aggiustamenti e la sostituzione di qualche nome, sigla o luogo.
Ammetto che un’idea simile tradisce una visione non proprio incoraggiante della storia umana come eterna ripetizione di uno stesso spettacolo, dove cambian solo gli scenari e i nomi dei primattori (e a volte, in un paese dinastico come il nostro, neppure quelli).
Potrebbe chiamarsi Qohelet Daily, il mio giornale, in omaggio al suo biblico ispiratore, o anche (Nihil Novi Sub) Sole24Ore. Tutto questo per dirvi che, di ritorno dal Salone del libro di Torino, il mio giornale atemporale pubblicherebbe come pezzo “di colore” questa noterella di sessantuno anni fa.
“Un’avida e pacifica società, che fino ad ieri si radunava per divertirsi, ha ora scoperto che altrove ci si aduna anche per pretesti che non siano il cibo e l’amore: per l’arte e per la politica. Comunque, è necessario adunarsi, partecipare. Il mondo guarda e forse domani il giornale porterà un resoconto imparziale. E mai perdere un colpo! Gli aeroplani scaricano ogni giorno nuovi genii che bisogna ricevere, conoscere, fotografare. E che bisogna anche meravigliare con lo spettacolo della nostra saggezza e opulenza. Se arriva il poeta inglese nessuno di coloro che lo sentono nominare per la prima volta vuol mancare. Ma i più furbi sanno che i posti migliori sono vicino alla porta e se ne vanno allegramente a metà conferenza: anche la cultura ha un limite! Ma, calma: sono previsti nuovi arrivi. La politica, l’arte, la letteratura, il pensiero contemporaneo possono dormire tranquillamente: la mondanità li protegge. In un salotto scopriamo infine che in fondo a questi istruttivi giochi contemporanei si erge tuttavia, maestoso come un iceberg, l’antico buffet. Qui i convenuti depongono il loro ipocrita fervore davanti al volto impassibile dei camerieri. Non avranno mai la loro complicità”.
(Ennio Flaiano, Taccuino 1948)
[…] i dovuti aggiustamenti e la sostituzione di qualche nome, sigla o luogo. Proponevo di chiamarlo Qohelet Daily, in omaggio al suo biblico ispiratore, o anche (Nihil Novi Sub) […]
Prediche inutili e recensori truffatori « UnPopperUno
ottobre 17, 2010 at 4:59 pm
[…] sul potere italiano sono, per quel che posso capire, Todo modo e Il cavaliere e la morte. E il mio Qohelet Daily – il giornale composto solo di vecchi articoli – avrebbe Sciascia come editorialista […]
Riceviamo (dall’oltretomba) e volentieri pubblichiamo « UnPopperUno
novembre 12, 2010 at 1:11 pm