Gli indignati del Paleolitico. Storia (e preistoria) del dissenso
Di questi tempi, nelle grandi librerie, la zona della cassa ricorda un posto di blocco: ti avvicini in pace, e sei accolto da un plotone di libriccini che ti puntano addosso le baionette dei punti esclamativi. Indignatevi!, Ribelliamoci!, Liberatevi!. Lo spavento iniziale scema un poco quando ti accorgi che gli autori dei pamphlet, da Stéphane Hessel a Luciana Castellina, appartengono per lo più all’ala punk del potere gerontocratico. Ora un nuovo libro (esce domani) riconduce quei punti esclamativi alla loro radice prima: No! Il libro del dissenso. Un’antologia di cinquecento e più «dissidenti e ribelli che si sono sforzati di smuovere le montagne e fin dai tempi antichi hanno tentato di migliorare, cambiare e trasformare il mondo», come illustra Tariq Ali nella postfazione. Ciascuno compare con una pagina, un pensiero o solo uno slogan.
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ottimo articolo! Grazie
spr0ut
novembre 27, 2011 at 9:00 PM