Guido Vitiello

La dittatura del carino

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BeethovenPuoi fare il giro più largo, perderti per ore tra scaffali e biblioteche, ma alla fine la risposta che cercavi ti attende sempre lì, nelle strisce di Charlie Brown. La scena è questa: Schroeder, il biondino con il culto di Beethoven, è chino sul suo pianoforte a coda giocattolo; Lucy, la tirannica sorella maggiore di Linus che lo corteggia senza dargli pace, è appollaiata all’altro capo del piano, e legge una descrizione del compositore da ragazzo: spalle larghe, collo corto, testa grossa, naso carnoso… «Ha l’aria carina», commenta. Schroeder lancia uno di quegli urli cubitali che nei fumetti di Schulz mandano i bambini a gambe all’aria: «Beethoven non era carino!».

Saranno pure Peanuts, o noccioline, insomma le nugae dei latini; eppure ecco messo in scena, in forma di battibecco galante, il grande conflitto estetico del nostro tempo. Continua a leggere su La Lettura.

Written by Guido

gennaio 20, 2013 a 10:42 am

Pubblicato su La Lettura, Libri

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