Justice Machines. Racconto di fantascienza giudiziaria
È il 1965. Un giovane avvocato si sveglia in un letto d’ospedale dopo un sonno lungo dieci anni. Torna a Parigi e subito si dirige al Palazzo di Giustizia, ma lo trova disabitato e silenzioso; c’è solo un rumore lontano che proviene dalla Sala dei passi perduti. E proprio lì lo attende la prima di molte sorprese: la sala è stata trasformata in una piscina dove gli avvocati si dedicano al nuoto sincronizzato. Neppure la Facoltà di giurisprudenza esiste più, gli spiegano, basta una visita guidata al Palazzo per apprendere il necessario sul diritto. Incredulo, l’avvocato si unisce a una di queste lezioni itineranti. Che cosa ne è stato della vecchia giustizia? Lo scoprirà presto: non c’è più. Tutto è affidato alle J.M. o Justice Machines, apparecchi cibernetici che estraggono le sentenze a sorte, come in una lotteria. E non è che l’inizio delle sue avventure. Distopia giudiziaria nella forma del conte philosophique, capriccio letterario memore di Rabelais e di Borges, Justice Machines illumina il legame antichissimo (e forse avveniristico) tra il diritto e il caso.
Jacques Charpentier (1881-1974). È stato un avvocato, giurista e scrittore francese. Bâtonnier di Parigi negli anni della guerra e dell’occupazione, inviso al regime di Vichy per la sua difesa dell’indipendenza del foro, nel 1943 sfuggì per un soffio all’arresto della Gestapo, entrò in clandestinità e divenne uno dei protagonisti della resistenza giudiziaria. Liberale e conservatore, accanto agli studi giuridici scrisse pamphlets e saggi di argomento vario; il più ambizioso è Le nez de Cléopâtre ou le sens de l’histoire (1967), una confutazione delle filosofie della storia che non tengono conto del fattore imprevedibile del caso. Justice Machines – il titolo originale è Justice 65 – è la sua unica opera narrativa, stampata in poche copie nel 1954 e da allora pressoché scomparsa.
Justice Machines. Racconto di fantascienza giudiziaria, Jacques Charpentier, a cura di Guido Vitiello, Liberilibri, 100 pagine
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novembre 22, 2015 at 11:54 am