“Tangheri! Macachi! Froci! Froci! Impotenti!”
Dopo le ultime spacconate viriloidi del nostro, sono certo che qualche amico letterato avrà pensato al Mussolini erotomane ritratto da Carlo Emilio Gadda in Eros e Priapo e alle sue adoratrici, l’uomo che “giunse a far credere a codeste osannanti di essere lui il solo genitale-eretto disponibile sulla piazza”, cosicché “elle videro in lui il padrone, il verro che si sarebbe vautré sul loro inguine fremente di attesa”, mentre gli altri maschi erano “poltroni impotenti” regrediti a “eunucoidismo femminilizzante”.
Sarebbe, però, un pensiero troppo alto. Il vero padre culturale di questa nostra destra è, di tutta evidenza, Lando Buzzanca.
P.S. Il merlo maschio è un grandissimo film, e non ha colpe. Mutatis mutandis, non possiamo attribuire a Nietzsche i crimini di Hitler.
[…] caso Ruby, quasi più del caso Mosley, sta riportando a galla tutte le mie più turpi memorie cinematografiche, e questo mi dà da pensare. L’altro ieri, quando ho letto su Repubblica che nella […]
Le ragazze di via Olgettina (con la L) « Home
gennaio 16, 2011 at 11:35 PM
[…] che amare le belle ragazze è meglio che esser gay? Ma è proprio quel che fa Lando Buzzanca nel gran finale del Merlo maschio, quando monta sul podio dell’Arena di Verona e proclama a tutti i presenti che […]
All’onorevole piacciono le donne. Genealogia del bunga bunga « Home
gennaio 19, 2011 at 3:33 PM