Posts Tagged ‘Giacomo Leopardi’
Pagine buone per (rovinare?) ogni compleanno
Venticinqu’anni!… sono vecchio, sono
vecchio! Passò la giovinezza prima,
il dono mi lasciò dell’abbandono!
Un libro di passato, ov’io reprima
il mio singhiozzo e il pallido vestigio
riconosca di lei, tra rima e rima.
Venticinqu’anni! Medito il prodigio
biblico… guardo il sole che declina
già lentamente sul mio cielo grigio.
Venticinqu’anni… ed ecco la trentina
inquietante, torbida d’istinti
moribondi… ecco poi la quarantina
spaventosa, l’età cupa dei vinti,
poi la vecchiezza, l’orrida vecchiezza
dai denti finti e dai capelli tinti. Leggi il seguito di questo post »
“La vita era pur sì bella”. Contro lo stile scorrevole
Enumerando gli orrori del secolo (il suo, il diciannovesimo) Charles Baudelaire immetteva nel solito corteo di maiuscole impettite – il Progresso, la Virtù, il Vizio, gli Accademici, i Liberali – un ospite inatteso e inconsueto: lo stile scorrevole. Dio ci guardi dalla scorrevolezza. Una scrittura che abbia la lustra insignificanza di un corrimano è, in letteratura, l’altro nome del male.
Leggevo, per la mia rubrica, la recensione di un libro che non ho letto, di una scrittrice che non amo, pubblicato da un editore di cui disapprovo l’intero catalogo. Vi si diceva che la fluency è il meglio che si possa augurare a uno scrittore: se le parole sgorgano via naturali, è probabile che siano buone parole. È vero piuttosto il contrario: più il corso della scrittura è impetuoso, più facilmente trascina con sé detriti di luoghi comuni e lische di parole spolpate. Leggi il seguito di questo post »