Guido Vitiello

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L’audace colpo dei soliti gnostici

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ja_eddie_dom_rgb_2764x4096Sono andato al cinema a vedere i soliti gnostici, o meglio i soliti gnostici vent’anni dopo. I fratelli Wachowski avevano già fatto caccia grossa tra le eresie dei primi secoli cristiani per la trilogia fantascientifica di Matrix, e con questa nuova space opera, Jupiter, continuano il loro sacco di Alessandria d’Egitto. Prometto di non fare spoiler, sebbene non ci sia granché da rovinare. Basterà dire che l’eroina eponima del film, Jupiter, è una Cenerentola gettata nel nostro cosmo tenebroso e qui costretta a pulire i cessi, ma è anche la Sophia delle antiche cosmogonie gnostiche, l’eone femminile della divinità, una regina che si è dimenticata di esser tale; i suoi figli si contendono l’eredità, e il malvagio primogenito, nel terrore che Jupiter si ricordi della sua natura e rivendichi i suoi diritti regali sulla Terra, le scatena contro arconti, bravacci e sicari di ogni specie. La dinastia regnante si chiama, neppure a dirlo, Abrasax, il nome del principio divino in sistemi gnostici come quello di Basilide.
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Written by Guido

febbraio 21, 2015 at 11:00 am

La sai quella del francese al Polo Nord?

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Com’era quella dell’italiano, del tedesco e del francese al Polo Nord? Probabilmente non esiste, ed è meglio così, ma non è azzardato supporre che il carattere nazionale, al pari di certe sostanze chimiche, manifesti le sue proprietà solo in condizioni termiche estreme. Nei paesaggi più inospitali, diceva Flaiano, l’italiano rivela la funzione assegnatagli nel grande disegno della creazione, che è quella di togliere alla natura la sua solennità: “Prendete il Polo Nord: è abbastanza serio preso in sé. Un italiano al Polo Nord vi aggiunge subito qualcosa di comico, che prima non ci aveva colpito. Il Polo Nord non è più serio”. Due connazionali s’incontrano tra i ghiacci artici – “Dottore!” “Ragioniere!” – e il sublime iperboreo va a farsi benedire. I tedeschi invece, basta dare un’occhiata al Mare di ghiaccio del pittore romantico Caspar David Friedrich per convincersene, a quelle temperature danno il meglio di sé, anzi si può supporre che sia stato loro affidato il ruolo complementare: togliere alla natura ogni sospetto di comicità. E i francesi? “Tutti eunuchi, o molto o poco”, diceva Alfieri in un perfido epigramma del Misogallo, e in effetti lo stereotipo li vuole eleganti fino alla leziosità, eloquenti fino alla chiacchiera, leggeri fino alla frivolezza: difficile che resistano al gelo boreale. Leggi il seguito di questo post »

Written by Guido

settembre 16, 2011 at 10:10 am