Guido Vitiello

Posts Tagged ‘Lucia Annunziata

Liberté, Égalité, Rodoté

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fantofilLiberté, Égalité, Rodoté. Tira aria di Rivoluzione francese, e la colpa è anche nostra: a furia di sentirsi chiamare giacobini, quelli del Fatto e di Libertà e Giustizia ci hanno presi in parola e si sono calati nel ruolo fino a vertici di sublime autoparodia. Il 27 settembre – sestidì della prima decade di Vendemmiaio – il cittadino Padellaro, in risposta a un lettore che si firma “Oui Danton”, propone di creare un Comitato di salute pubblica presieduto dal cittadino Rodotà. Girondini e girotondini, sanculotti e fanculotti sono chiamati a raccolta. Applaudono a piè di patibolo la cittadina Bonsanti, sferruzzando, e il cittadino Barbacetto, in quota enragés. Annunziata e Landini manifestano qualche timido imbarazzo per l’eco robespierrista della formula, ed è per non spaventare i girondini (i conti con loro si regoleranno a tempo debito) che Padellaro il 2 ottobre rinnova l’appello concedendo che si potrà scegliere un altro nome. Purché sia chiaro lo spirito del Comitato, ben riassunto dal cittadino Gamelin ne Gli dèi hanno sete, il romanzo di Anatole France sul Terrore: “Non basta un tribunale rivoluzionario. Ce ne vuole uno in ogni città… che dico? In ogni comune, in ogni mandamento. Bisogna che tutti i padri di famiglia, tutti i cittadini si erigano a giudici”. I signori in mantello nero e cappello a piuma delle Procure siano affiancati da citoyens con le maniche rivoltate e la picca tra le mani. Leggi il seguito di questo post »

The Ruby Horror Picture Show

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dracula-has-risen-from-the-grave-movie-poster-1968-1020192415I film dell’orrore usano spesso l’espediente del false ending, il falso finale. Il mostro sembra sconfitto, lo abbiamo visto precipitare nel vuoto, o avvolto dalle fiamme, o richiuso in una bara tre metri sotto terra. I sopravvissuti festeggiano la liberazione dall’incubo. Ma ecco che una zampa pelosa spunta dal ciglio del burrone, uno spettro carbonizzato si presenta alla porta, la mano pallida e affilata del vampiro si apre un varco nel terriccio intorno alla lapide. Lo spettatore ingenuo sobbalza, il più smaliziato per poco non sbadiglia.

Provo qualcosa di simile leggendo i commenti alla sentenza della Cassazione sul caso Ruby, che avrebbe segnato la fine della guerra dei vent’anni, il divorzio tra etica e diritto, il tracollo della giustizia politicizzata e di chissà che altro. È la fine di un’era, dice Lucia Annunziata, nonché l’ennesima sconfitta per “la mia generazione” (santo cielo, basta). “La giustizia repubblicana è sepolta”, twitta Flores d’Arcais, che ha un gusto più spiccato per l’horror e il gotico. Leggi il seguito di questo post »

Written by Guido

marzo 19, 2015 at 10:16 am