Posts Tagged ‘Mike Bongiorno’
Il tenero Walter… vi rimanda nell’ultima pagina
Cose che ho capito leggendo Ciao, il libro di Walter Veltroni sul papà. Ho capito, anzitutto, di essere un sicario intellettuale. Prima o poi qualcuno mi consegnerà la chiave di una cassetta di sicurezza, dentro ci sarà una busta anonima con la foto del bersaglio da eliminare, e a missione compiuta dovrò farci sopra una croce col pennarello nero e riscuotere il prezzo dell’ingaggio. Da alcuni giorni personaggi insospettabili mi si avvicinano con aria grave, quasi compunta, mi prendono a parte e mi dicono: “Fa’ qualcosa tu, Il Foglio è l’ultima speranza; qui da noi siamo costretti a parlarne bene”. Confesso, la canagliesca impresa mi allettava, e lo Sciacallo del film di Fred Zinnemann sull’attentato a De Gaulle è uno dei miei eroi segreti. Il bersaglio, oltretutto, non era dei più difficili, c’era materia per impallinarlo ben prima dell’incipit, bastava girare il frontespizio e leggere in basso a sinistra: “La citazione di p. 16 e p. 17 è tratta da Empirismo eretico, Pier Paolo Pasolini, Garzanti 1972. Le citazioni di p. 185 e p. 188 sono tratte da La versione di Mike, Mike e Nicolò Bongiorno, Mondadori 2007”. Pasolini e Mike affiancati con sovrana noncuranza, mentre ci mandano la loro benedizione dai cieli della nostalgia: nel colophon c’era l’essenza del veltronismo. Leggi il seguito di questo post »
Il buon selvaggio televisivo
Quando pensano a Matteo Renzi non gli viene in mente nulla. O meglio, gli vengono in mente frasi come questa di Rino Genovese, filosofo: “Matteo Renzi è il nulla. Lo dico con cognizione di causa per averlo incontrato una volta, ormai diversi anni fa, alla presentazione fiorentina di un libro”. L’articolo, scritto a commento delle primarie del 2013, si è guadagnato un posto nel mio sciocchezzaio per molte ragioni. Per la comicità (involontaria) che si sprigiona dall’attrito tra la perentorietà dell’affermazione e l’irrisorietà del pretesto; per la boria senza limiti; perché mi ha fatto venire i capelli bianchi alla prospettiva di vent’anni di antirenzismo come copia iperrealista dell’antiberlusconismo; perché questo trattar Renzi da tabula rasa mi ha rivelato con una chiarezza senza precedenti una posa che di precedenti ne ha molti, e uno più ferale degli altri, la “Fenomenologia di Mike Bongiorno” di Umberto Eco. Leggi il seguito di questo post »
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