Guido Vitiello

Posts Tagged ‘Stefano Accorsi

Tutti dentro

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1960eb7551d116ac7294c26c8bb0468f_w600_h_mw_mh_cs_cx_cyAndiamo, non pretenderete mica che io prenda sul serio una fiction in cui Marcello Dell’Utri cita a memoria l’anonimo medievale della Nube della non conoscenza nel bel mezzo di una riunione di Publitalia? In cui Piercamillo Davigo, con due occhialoni da ragionier Filini e una vocina santimoniosa, sussurra al giovane poliziotto intemperante che “noi non prendiamo scorciatoie, noi siamo la legalità”? In cui Accorsi, pubblicitario ex sessantottino, improvvisa uno spot elettorale declamando una pagina di Petrolio di Pasolini, dono dello stesso Dell’Utri? Grazie al cielo 1992 è finita, e possiamo tornare a occuparci di cose serie. Ora, com’è noto, in Italia l’unica cosa seria è la commedia.

Apro Il cervello di Alberto Sordi (Adelphi), versione espansa di un vecchio libro di Tatti Sanguineti sullo sceneggiatore Rodolfo Sonego, e corro alle pagine che riguardano Tutti dentro, il film del 1984 che ha fama di essere una profezia di Mani pulite. Se qualcuno non lo ha visto, glielo rovino io: Sordi è un magistrato che eredita una grande inchiesta sulla corruzione da un anziano consigliere che gli raccomanda, citando Talleyrand, pas trop de zèle. Ma lui di zelo ne ha molto, spicca centinaia di mandati di cattura, mette dentro politici, faccendieri, imprenditori, massoni, uomini di chiesa e di spettacolo, finché il suo metodo fondato sul sospetto generalizzato non gli si ritorce contro, lo trovano a cena con due indagati e finisce in manette. Leggi il seguito di questo post »

Arrivano i titani. “1992”, MicroMega e il peplum di Mani Pulite

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5359551-coverA Parigi, nei primi anni Novanta, Enrico Vanzina s’imbatté in un libro della classicista francese Florence Dupont, La vie quotidienne du citoyen romain sous la république, lo lesse e pensò: quasi quasi propongo a mio fratello Carlo di fare un peplum, un film in costume antico romano, sull’Italia di Tangentopoli. Nasce così il cinepanettone del Natale 1994, S.P.Q.R. – 2000 ½ anni fa, a tutt’oggi il tentativo più ambizioso – anzi, semplicemente l’unico, mentre il cinema cosiddetto civile temporeggiava – di raccontare in un solo film la fine della Prima Repubblica, le inchieste sulla corruzione, lo scontro tra magistratura e politica, la nascente mitologia del giudice combattente, il rapporto schizofrenico dell’italiano comune con la legge e la giustizia, l’irruzione scomposta delle leghe e dei qualunquismi. Non so quale libro stesse leggendo Stefano Accorsi quando gli è venuta in mente l’idea di 1992, la fiction su Mani Pulite che andrà in onda in primavera su Sky Atlantic, e che era prevista per l’autunno, e io, mannaggia, avevo già preparato i popcorn; ma a giudicare dalle foto di scena circolate finora si direbbe che ha visto se non altro moltissime copertine di MicroMega, specie quella più famosa dove il trio Di Pietro Davigo Colombo è trasfigurato in icona warholiana. Leggi il seguito di questo post »