Archive for the ‘Qohelet Daily’ Category
Edicole votive. Sulla lettura del giornale
È celebre l’aforisma di Hegel secondo cui la lettura del giornale è la preghiera mattutina dell’uomo moderno. Egli più esattamente parla di una forma di preghiera realistica (eine Art von realistischem Morgensegen), rivolta – non si sa bene a chi – nella speranza di dare forma e ordine, per un giorno almeno, al caos del mondo.
Celebre è l’aforisma, certo, ma il naturale corollario tuttora manca: in breve, abbiamo la preghiera ma non il trattato di orazione, nessuno che ci insegni con quale disposizione di spirito praticare il quotidiano atto di pietà.
Dunque siamo costretti a cercarci da soli i nostri Loyola e i nostri Molinos. Per parte mia, mi affido alle Didascalie per la lettura di un giornale di Valerio Magrelli e alla raccolta di Fatti inquietanti di J. Rodolfo Wilcock. Sono due modi – simmetrici, ma in ultimo convergenti – di leggere i giornali scartando senza indugi e ripensamenti la meschina categoria dell'”attualità”. Mi riprometto di tornar presto a parlarne.
Il consiglio preliminare a ogni esercizio devozionale in materia di gazzette, tuttavia, è in questa pagina di Giuseppe Rensi, che potremmo chiamare filosofo stoico se volessimo proprio chiamarlo in qualche modo (e non vogliamo). Leggi il seguito di questo post »
Prediche inutili e recensori truffatori
Tempo fa sostenevo che si potesse comporre un giornale perfettamente al passo con l’attualità solo riciclando e assemblando vecchi articoli, o perfino esumando pagine di giornali estinti, fatti salvi i dovuti aggiustamenti e la sostituzione di qualche nome, sigla o luogo. Proponevo di chiamarlo Qohelet Daily, in omaggio al suo biblico ispiratore, o anche (Nihil Novi Sub) Sole24Ore.
Ebbene, questo articolo di Piero Gobetti, comparso per la prima volta nel novembre del 1918 su “Energie nove”, è la prova che la mia idea non era poi così peregrina*. Cambiate qualche parola qua e là, mettete un altro editore al posto di Treves, e pubblicate questo articolo su un qualunque quotidiano, domattina stessa: è più vivo e vero oggi che novant’anni fa.
Anzi, i recensori di cui parla Gobetti si affannerebbero a lodarlo e a farlo proprio, per fugare il sospetto che si parli di loro: excusatio non petita, come si dice, accusatio manifesta. Leggi il seguito di questo post »
Salone del libro 2009: dal nostro inviato Ennio Flaiano
A volte penso che si possa comporre un giornale perfettamente al passo con l’attualità solo riciclando e assemblando vecchi articoli, o perfino esumando pagine di giornali estinti, fatti salvi i dovuti aggiustamenti e la sostituzione di qualche nome, sigla o luogo.
Ammetto che un’idea simile tradisce una visione non proprio incoraggiante della storia umana come eterna ripetizione di uno stesso spettacolo, dove cambian solo gli scenari e i nomi dei primattori (e a volte, in un paese dinastico come il nostro, neppure quelli).
Potrebbe chiamarsi Qohelet Daily, il mio giornale, in omaggio al suo biblico ispiratore, o anche (Nihil Novi Sub) Sole24Ore. Tutto questo per dirvi che, di ritorno dal Salone del libro di Torino, il mio giornale atemporale pubblicherebbe come pezzo “di colore” questa noterella di sessantuno anni fa. Leggi il seguito di questo post »

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