Posts Tagged ‘Liberilibri’
L’errore giudiziario non esiste, i cattivi giudici sì
Per chi lo osservi con l’occhio spassionato del naturalista, l’errore giudiziario prende spesso l’aspetto d’una valanga. Nel caso Marta Russo, la studentessa uccisa a Roma nel maggio del 1997, a dar l’avvio al crollo fu il microscopico fiocco di neve di una particella depositata su un davanzale, che persuase gli inquirenti che il colpo fosse partito proprio da quell’aula della Sapienza. Da quel primo pallidissimo indizio, che sbiadì ulteriormente nel corso del processo, sarebbero seguiti tutti gli altri errori, e con mezzi non sempre irreprensibili si arrivò a una ricostruzione dei fatti che ripugnava al buon senso e alla logica – e che purtroppo non ripugnò altrettanto alle corti che dovettero giudicarla. Quel che è più grave, sotto la valanga, nella neve alta (mista a molto fango), finirono due che non c’entravano nulla, e la cui unica consolazione è di figurare oggi nei manuali dell’errore giudiziario, tra l’affaire Dreyfus e la Colonna infame. Ma diversamente dalle valanghe, a secondare e ingigantire l’errore non è la fatale inclinazione di un pendio, sono le azioni e le scelte di uomini nel cui potere era di scegliere e agire diversamente. La stessa definizione di errore, a ben vedere, è impropria. “L’errore è nel vagare sulla verità senza riuscire a scorgerla, nel mancare dei princìpi, delle regole, degli strumenti che consentono di scorgerla”, scriveva Leonardo Sciascia nella prefazione a un libro uscito alla vigilia del “referendum Tortora” sulla responsabilità civile dei magistrati; “ma quando i princìpi ci sono, le regole si conoscono e di strumenti si dispone, di errore non si può più parlare: vuol dire, semplicemente, che dei princìpi non si vuole tener conto, le regole non si vogliono applicare, gli strumenti non si vogliono usare”. Leggi il seguito di questo post »
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.