Posts Tagged ‘Edmondo Berselli’
Recalcati è un agente segreto. Io so (ma non ho le prove)
Edmondo Berselli si divertiva a immaginare che nelle riunioni a via Solferino, quando i casi del giorno richiedevano un commento dotto e pensoso, la redazione del Corriere brancolasse nel buio finché una vocina esitante non tirava fuori, per il sollievo generale, il nome decisivo: “Magris?”. A Repubblica non hanno più in panchina l’asso absburgico, ma chissà che anche lì non si svolgano di quei conclavi. C’è un affare tenebroso, una madre infanticida, uno zio cannibale, una suocera licantropa, qualcosa insomma che imponga di scandagliare l’animo umano a profondità dostoevskiane inaccessibili a Michela Marzano. Si discute, ci si arrovella, si pondera, ci si dispera. Poi, tana libera tutti: “Recalcati?”. Ma non è necessario che le cronache offrano crudeltà favolistiche. Può accadere per esempio che un venerato maestro di Repubblica scriva un romanzo a base di isteriche viennesi, e che questo sia accolto nella (fu) nobile collana dei Supercoralli Einaudi. Da Largo Fochetti, dopo la fumata bianca, parte una telefonata: “Professore, ci psicoanalizzi Augias”. Leggi il seguito di questo post »
Vatman, il cavaliere oscuro. Intellettuali in copertina
Nella primavera di qualche anno fa gli abitanti della capitale trovarono nella cassetta della posta un sublime volantino dipietrista: il 21 maggio 2009, ore 17:30, Gianni Vattimo, candidato indipendente al Parlamento europeo con l’Italia dei Valori, incontra la società civile all’Hotel Palatino di via Cavour. Partecipa il Sen. Stefano Pedica, intervengono in diretta l’On. A. Di Pietro e Sonia Alfano. “È gradita la partecipazione di associazioni e comitati per un dibattito teso ad affrontare temi e spunti per un mondo migliore”. A seguire, proiezione di un film di fantascienza, forse di fantascienza debole, già che il protagonista attraversa “un mondo che potrebbe essere o non essere la realtà”. La citazione di Vattimo scelta per l’occasione confermava l’appartenenza del filosofo alla stirpe dei supereroi, sottospecie oltreuomini nietzschiani: “Sconfitto in tutti i luoghi del mondo, non mi sono mai sentito così libero. Su tutto io ho cercato la libertà. Per me. Per gli altri”. E da grandi poteri, lo sappiamo da Spiderman, derivano grandi responsabilità. Sul volantino, con deferente scappellata contadina, Vattimo era presentato come uno “tra i maggiori filosofi del mondo”. L’incontro, coerentemente, s’intitolava: “Verso che mondo?”. Leggi il seguito di questo post »
La fisica dei soliti stronzi. Un omaggio a Berselli
Bella promessa, solito stronzo, venerato maestro. Il cursus honorum dell’intellettuale italiano così come descritto da Berselli (sulla scorta di Arbasino) si arresta in genere alla seconda tappa. Ma la trasformazione da bella promessa in solito stronzo ha un elemento arcano e imponderabile. Per descriverla Berselli dovette ricorrere alla letteratura fantastica ottocentesca: Jekyll mutato in Hyde, il ritratto di Dorian Gray che vira verso una “insopportabile quanto prevedibilissima stronzaggine”. L’intuizione è preziosa, e per questo occorrerebbe farla uscire dalla fase prescientifica, condurla dal mondo del pressappoco all’universo della precisione: dall’alchimia trarre una chimica, o meglio una fisica dei passaggi di stato – solido, liquido, gassoso. Come si diventa soliti stronzi (SS), da belle promesse (BP) che si era? Leggi il seguito di questo post »
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