Guido Vitiello

Posts Tagged ‘Alessandro Baricco

Guarire dalla letteratura

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Guido Gozzano si diceva corroso dalla “tabe letteraria”, ma a ucciderlo fu la tubercolosi. Differenza di poco conto, se diamo retta al Piccolo dizionario delle malattie letterarie di Marco Rossari, pubblicato dalle edizioni Italo Svevo con un’esilarante prefazione di Edoardo Camurri. Alla lettera T troviamo questa definizione: “Tubercolosi: posa alla Thomas Mann”. E in effetti il mondo letterario emerge da questo manualetto diagnostico come un vasto sanatorio Berghof dove s’incontrano degenti afflitti dai mali più strani, dalla Bukowskite (“malaugurata tendenza a credersi scrittori in seguito a una colossale sbornia”) al complesso di Henry Miller (“tendenza a scrivere molto di sesso quando se ne fa poco”), dal disturbo di Eco (“singolare tendenza nel paziente a far parlare tutti i personaggi come un professore di semiotica”) alla Gomorrea (“malattia venerea contraibile con impegno. Sintomi: ipertrofia della prosa, ridondanza retorica, forte propensione all’orazione civile”). C’è poi l’Arbasinismo (una sorta di emorragia che comporta “gravi perdite di nomi, cognomi, eventi, luoghi, facezie, couplets, bon mots”), la sindrome di Salinger (“terribile squilibrio che spinge il paziente a isolarsi, sebbene nessuno lo stia cercando”), l’emicrania di Pynchon (“disturbo dovuto alla dispersione dei personaggi”), il morbo di Franzen (“disturbo della percezione che spinge a rigettare ogni forma di modernità in quanto ipoteticamente nociva per la scrittura”). Leggi il seguito di questo post »

Il dolce stil fico. Breve trattato sul cool

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Cavalcare la tigre del mondo moderno è impresa che può richiedere, all’occorrenza, qualche compromesso. Ancora alla fine degli anni Ottanta, chi avesse cercato in libreria una copia de Il Mistero del Graal di Julius Evola, il cavaliere nero dell’estrema destra esoterica, si sarebbe trovato tra le mani un alieno sbarcato chissà come nell’orbe editoriale, non privo di un suo charme extraterrestre: un libro lustro e bianchissimo, in copertina una spada scabra conficcata nella roccia, il titolo in rosso fuoco e nero scritto con certi caratteracci tetragoni, a un tempo primitivi e militareschi, che riuscivano nel prodigio di evocare in un colpo solo le piramidi azteche e i prodotti dell’emporio dei carabinieri. Chi però avesse cercato lo stesso libro nel 1995, dopo il restyling delle Edizioni Mediterranee, lo avrebbe trovato irriconoscibile, certo meglio acclimatato sul banco del libraio ma anche sperso nella folla anonima degli altri volumi: copertina di cartoncino grezzo color crema, tutta dissimmetrie disposte ad arte in un vezzoso e calcolato disordine da Feng shui, tinte quasi tenui, un calice d’oro al posto dello spadone celtico, prefatori affabili e conversevoli, e soprattutto caratteri sottili, sempre più sottili, in una rincorsa un po’ affannata al minimalismo imperante. Evola, di punto in bianco, era diventato “cool”. Leggi il seguito di questo post »

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luglio 10, 2011 at 11:52 am

Walter Benjamin centravanti di sfondamento. Baricco fa la ola

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Nelle note a piè di pagina c’è sempre un’eco delle glosse a un libro sacro. Che siano devote o puntigliose, modeste o insolenti, le note se ne stanno lì genuflesse, in corpo minore, gli occhi volti al grande altare del testo. Lo sapeva bene Walter Benjamin, che applicava a ogni testo (sacro o profano) la lezione talmudica dei quarantanove gradini di significato, e che sognava di scomparire dietro una montagna di note e citazioni. Per la sua opera vale l’insegna sotto cui Gómez Dávila raccolse i propri aforismi: In margine a un testo implicito. Vale anche per un breve saggio del 1936, Il narratore, che Benjamin compose in margine all’opera di Nikolaj Leskov, e che Einaudi ripubblica ora con note di Alessandro Baricco: “Anni fa, quando la Scuola Holden era appena nata, questo testo ne era per così dire la Bibbia”. C’era da aspettarsi quindi un commentario compìto e liturgico, degli esercizi ignaziani, ma la dedica agli ex allievi della scuola di storytelling torinese (“Ehi gente, questo libretto è per voi”) è lì a sconfessarci. Leggi il seguito di questo post »

Written by Guido

marzo 11, 2011 at 1:20 am